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Mar

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Tesi all’estero: how to do?

Ci sono diverse alternative per svolgere la tesi all’estero, vediamole insieme con qualche piccola premessa: per fare una tesi all’estero sostanzialmente sono necessarie due figure: un prof relatore e uno o più prof correlatoreìi, uno dei due deve essere docente del PoliMi mentre l’altro dell’università ospitante.


Okei ma, come faccio a trovare queste figure?

 

ModalitĂ  1 – fare la tesi nella stessa UniversitĂ  dell’Erasmus

Hai un Erasmus in programma? Perché non ottimizzare le possibilità! Puoi impegnarti a cercare un professore che ti faccia da relatore nell’università ospitante e che quindi ci sia effettivamente un dipartimento affine ad uno di quelli del Poli nel quale svolgere il tuo periodo di ricerca per tesi. Una volta trovato il referente all’estero, dovrai trovare un professore al Poli che ti faccia da relatore per la tesi.

Un’altra possibilità è quella di cercare un prof del Politecnico che abbia contatti con la sede partner con il quale sei stato selezionato: in questo modo il relatore della tesi sarà il prof del Poli e il correlatore sarà invece il prof con cui sei stato messo in contatto.

Costo e supporto economico: a questo punto puoi iniziare la tua tesi anche mentre sei in Erasmus, sfruttando la borsa di studio che viene data dal Politecnico tramite il bando mobilità internazionale. Attenzione però che eventuali prolungamenti nella permanenza saranno scoperti dalla borsa di studio.



ModalitĂ  2 – tesi all’estero senza fare l’Erasmus

Anche qui vediamo che ci sono diverse modalitĂ  e approcci:
Per trovare la tesi, puoi affidarti ad un tuo professore del Poli che può avere dei contatti all’estero e che quindi ti può indirizzare verso un’università/un progetto di ricerca, dunque il suddetto contatto diventerà il co-relatore all’estero.

– In alternativa puoi trovare tu un progetto o una tesi da sviluppare in un’universitĂ  all’estero e trovare al Poli poi successivamente un correlatore che sia interessato a seguirti.

Costo e supporto economico: per partire ufficialmente dovrai registrarti all’applicativo per Free-Mover sui servizi online UN MESE PRIMA DELLA PARTENZA, che però non prevede alcun compenso economico e per questo è bene iscriversi anche al Bando per le Tesi all’Estero:  In base al numero di settimane lì si ha diritto a una contribuzione di 2000 euro minimo, fino ad un massimo di 3500 euro per 24 settimane consecutive.
Importante anche sapere che alcune università pagano i tesisti o ricercatori, per cui informatevi, eventuale sostegno dell’università ospitante non è cumulabile con la borsa di studio Tesi all’Estero del Poli!

 

ModalitĂ  3 – tesi in azienda

Un’alternativa è trovare una tesi in azienda con sede all’estero e quindi in collaborazione con un ente esterno al mondo universitario. In questo caso l’azienda probabilmente ti pagherà (non siamo mica in Italia!) e riuscirai a coprire i costi per il tuo soggiorno all’estero. Ricorda, anche in questo caso ti basterà trovare un professore del Politecnico che è al corrente del progetto e che risulta relatore, dovrai inoltre firmare una internship tra te, il PoliMi e l’azienda ed è fondamentale farla, insieme a tutti i documenti, prima di partire.

Costo e supporto economico: questa modalità è incompatibile con la borsa di studio Tesi all’Estero, ma ci si augura che l’azienda vi fornisca un contratto di lavoro e dunque potrete mantenervi.

 

Altre cose che è utile sapere:

Il primo modo è chiaramente la soluzione più veloce e più semplice, ma se proprio ti piacerebbe studiare in una determinata università allora devi adoperarti tu per la ricerca di una tesi all’estero. L’unica pecca è che spesso i prof non rispondono perché troppo impegnati, quindi può risultare difficile! Avere un appoggio da un prof del Poli conviene molto dal punto di vista amministrativo.

 

Certe università non fanno distinzione tra studenti esterni ed interni e hanno un processo di selezione complicato che prevede spesso un colloquio finale. In Germania, ad esempio, sei spesso tenuto a candidarti per le tesi disponibili insieme a tutti gli studenti interni delle università ospitanti. Tuttavia, quello che offrono è, la maggior parte delle volte, un contratto di lavoro come studente lavoratore nel laboratorio, con uno stipendio mensile! Il medesimo processo di candidatura è presente all’università di Siviglia in diversi dipartimenti, quindi è bene effettuare la candidatura per tempo. 

 

ATTENZIONE: non tutte le università accettano Free-Movers per tesi, sopratutto perchè il termine “free movers” spesso non si applica all’estero, dove la figura del tesista è quella di un ricercatore! Con ciò non vuol dire che non si possa andare in queste università, ma è obbligatorio in questi casi avere un professore che appoggi la Tesi e che quindi conosca il tuo prof del Poli, il famoso “contatto”. Non è detto in questi casi che sarete riconosciuti come studenti, ma come collaboratori esterni quindi potreste non avere accesso ai servizi per studenti, come biblioteca/prestito libri/ecc.

 

L’ufficio mobilità NON si occupa delle borse di studio all’estero, erogate invece dall’ufficio DSU.

Articolo a cura di: Sara Pace