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Sessione Giugno-Luglio: cosa sta succedendo e come ci stiamo muovendo

Aggiornamento del 21 Maggio 2021

Oggi abbiamo manifestato pubblicamente il nostro dissenso rispetto alla decisione attuale del rettorato sulle modalitĂ  d’esame della sessione di Giugno e Luglio.

Abbiamo chiesto pubblicamente che venga garantita la possibilitĂ  di sostenere gli esami a distanza per tutti gli Studenti e le Studentesse che per motivi di tipo logistico-organizzativo e/o di tipo sanitario non fossero nelle condizioni di raggiungere il Politecnico di Milano.

Abbiamo altresì chiesto pubblicamente che venga assicurata equitĂ  tra le due modalitĂ  d’esame in presenza e a distanza senza alcuna variazione del calendario degli appelli d’esame.

Contestualmente abbiamo presentato in rettorato la lettera inviata ieri al Senato Accademico con richiesta di intervento.

La situazione è oltremodo assurda, lo abbiamo detto e lo stiamo dicendo in tutti i modi possibili. Continuare a seguirci e a combattere con noi!

 

Aggiornamento del 20 Maggio 2021

Il rettore non si smuove di una virgola, siamo affranti, questa situazione è oltre modo assurda. Abbiamo bisogno del supporto di tutti perché NOI ABBIAMO INTENZIONE DI CONTINUARE A COMBATTERE.

Oggi abbiamo scritto una lettera al Senato Accademico nella quale chiediamo di ribaltare la posizione del rettore, dopo giorni di incontri e mediazioni personali con tutte le figure che guidano il nostro Ateneo, in mancanza di risposte chiare, hanno scritto a tutto il Senato Accademico una lettera per chiedere un parere circa la situazione degli esami della sessione di giugno e luglio. Ecco alcuni passaggi:

“La linea intrapresa sta creando forte incertezza nel corpo docente e contemporaneamente i nostri colleghi si trovano in una situazione di confusione e tensione, che sta portando anche a comportamenti reazionari. 

Siamo al 20 maggio e siamo tutti ben consapevoli del fatto che moltissimi studenti non si trovano nelle condizioni di affrontare l’esame nelle sedi del nostro ateneo.

La situazione pandemica ha portato ad un’erogazione ad intermittenza delle lezioni in presenza generando grande incertezza. Tenendo in considerazione i costi di un affitto e che le condizioni abitative di uno studente fuori sede sono più critiche rispetto a un contesto familiare, diversi studenti e studentesse hanno deciso di non trasferirsi a Milano e ad ora non hanno un alloggio. Per queste ragioni, con così poco preavviso, risulta molto complesso trovare una sistemazione per affrontare gli esami in presenza.

Nonostante tutte le liste siano convinte che il rientro in presenza sia un valore non negoziabile, le circostanze emergenziali e il poco anticipo nel comunicare il rientro medesimo ci impongono di sottolineare che la crisi sociale non si può risolvere per tutti gli studenti in così pochi giorni.”

In seguito a queste considerazioni, abbiamo portato principalmente due le richieste all’attenzione del Senato Accademico:

Tutti gli studenti internazionali e tutti gli studenti fuori sede che non fossero nelle condizione di raggiungere l’ateneo potranno chiedere, per il tramite di un’istanza al Preside di Scuola, di sostenere l’esame a distanza, la quale istanza verrĂ  accolta e verrĂ  data comunicazione al docente dell’insegnamento. 

Tutti gli studenti potranno chiedere un’istanza direttamente al docente se non fossero nelle condizione di raggiungere l’ateneo per problematiche sanitarie relative al Covid-19. In particolare si chiarisce che le suddette.

Concludiamo così la nostra lettera

“In conclusione, ci teniamo a chiarire che portiamo questa richiesta per un forte senso di responsabilità verso i tantissimi studenti che sono in queste ore in una reale difficoltà: quello che più ci dispiacerebbe è vedere un Senato Accademico che non percepisce e non ascolta il disagio sociale ed economico che molti studenti stanno manifestando in queste ore, al quale le misure economiche annunciate dal Rettore non rispondono.”

Nell’attesa che il Senato Accademico ci dia una risposta vi comunichiamo che domani dalle 13:30 saremo davanti al rettorato, chiunque voglia partecipare deve improrogabilmente compilare il link di partecipazione perchĂ© l’evento sarĂ  contingentato

Aggiornamento del 19 Maggio 2021

MODALITÀ D’ESAME:  lo SCARICABARILE TARGATO POLIMI

📍Il Politecnico di Milano si è degnato finalmente di dare comunicazione ufficiali agli studenti per la sessione estiva che inizia fra tre settimane, quali saranno le modalità d’esame per gli studenti e in base a cosa sarà possibile sostenerli a distanza.

⏪ Inizialmente si voleva seguire, dando un colpo al cerchio e uno alla botte, la frase del decreto in vigore dal 26 aprile, che stabilisce che “le attività delle Università si svolgono prioritariamente in presenza”, ferma restando l’autonomia lasciata agli Atenei nella decisione. Rimane chiarissimo che, fino a quella data, le lezioni rimarranno erogate al 50% a distanza, come già in zona arancione.

L’ipotesi iniziale era: gli esami si svolgeranno in presenza, gli studenti in Italia faranno istanza al docente mentre gli studenti internazionali faranno istanza all’Ateneo per poter svolgere l’esame a distanza. L’Ateneo avrebbe invitato i docenti ad utilizzare la necessaria ragionevolezza nell’accogliere le istanze.

A seguito della comunicazione ai docenti, avvenuta nel weekend, di queste modalità, le reazioni sono state oltremodo inattese non dimostrando la necessaria ragionevolezza richiesta e dando ognuno disposizioni specifiche diverse. 

Inoltre, l’attesa della comunicazione pronosticata agli studenti ha creato confusione diffusa e anche episodiche mancanze di rispetto sulle quali noi di Svoltastudenti nelle sedi competenti abbiamo preso e prenderemo posizioni durissime.

E sì che basterebbe dare un’occhiata alle altre università: Federico II, Bicocca, Cattolica, Bocconi, etc svolgono gli esami a distanza, molte altre come Trieste, Torino, Udine, Urbino ecc. definiscono con chiarezza che per motivi personali o per fuorisede gli esami si possono sostenere a distanza.

Questo con la consapevolezza che:

🔸Più di 1/3 degli studenti sono studenti provenienti da fuori regione: trovare un alloggio o viaggiare per ogni esame è un onere in termini di tempo e di costi, soprattutto per gli studenti beneficiari di borsa DSU che quest’anno non hanno preso alloggio a Milano;

🔹Non è possibile all’Ateneo accertare la veridicità di eventuali giustificazioni per sostenere gli esami a distanza, senza menzionare la riservatezza necessaria e garantita dalla legge quando, ad esempio, si abbia a che fare con soggetti fragili, persone positive, contatti stretti o situazioni economiche precarie;

CONTINUA NEI COMMENTI 👇

🔸Gli studenti tesisti lamentano gravi difficoltà nell’essere seguiti da molti professori, con la pandemia più irraggiungibili che mai. Cambiare ora le modalità d’esame non fa che aggravare questa situazione;

🔹Gli studenti internazionali non potranno tornare in presenza: per loro verrà comunque garantita la modalità a distanza, portando di fatto a una doppia modalità d’esame. Alcuni di questi studenti vengono da Paesi da cui è al momento illegale il ritorno in Italia, e dunque il Politecnico non può fare altrimenti. Dicevamo, un colpo al cerchio e uno alla botte.

📝 La situazione crediamo rasenti l’assurdo e ha dato vita anche a una petizione spontanea.

Chiediamo che sia garantita la distanza a chi non riesce a raggiungere il Politecnico anche per motivi logistici e organizzativi e a chiunque abbia problemi di tipo sanitario, inoltre chiediamo che venga garantita equità tra le due modalità d’esame in presenza e a distanza senza alcuna variazione del calendario.

L’unica cosa che ci è stata risposta è un finanziamento a supporto economico per tutti coloro i quali arriveranno da lontano per affrontare gli esami in presenza. Per questa ragione oggi invieremo una lettera formale al Senato Accademico per chiedere di rivalutare la decisione del Rettore e vi terremo aggiornati.

E sì che l’Ateneo ha tenuto a scegliere l’Equità come valore, insieme ad esempio a Integrità, Rispetto, Fiducia e Trasparenza. Forse in Rettorato queste parole hanno un’interpretazione diversa da quella comune, almeno tra gli studenti.