Placeholder
16
Ott

Indice

RESOCONTO GIUNTA DELLA SCUOLA DI ING. EDILE-ARCHITETTURA – OTTOBRE 2013

Dopo la maxi-giunta delle scuola del settore costruzioni la situazione all’interno della scuola di ing. edile-architettura è profondamente mutata.

Se fino a qualche mese fa si ventilava appena una possibilità di accorpare il corso triennale in ingegneria dell’edilizia col corso di architettura e produzione edilizia a oggi questo progetto sembra prendere davvero consistenza.

Il corpo docenti in seno alla scuola di ing. edile, così come la rappresentanza studentesca, sono ora profondamente contrariati dalla situazione che si sta delineando: un unico corso triennale, facente capo alla nascitura scuola di architettura unita, che nulla ha a che vedere con un corso di ingegneria poiché fortemente limitato nei CFU inerenti alle materie tecnico-scientifiche. Questo progetto appare insensato in quanto, facendo riferimento alla statistiche, il corso di ingegneria dell’edilizia conta oltre 200 immatricolati all’anno contro i circa 20 del corso di architettura e produzione edilizia (23 immatricolati per giunta divisi tra Milano e Mantova nell’ultimo a.a.).

Il corso in ingegneria dell’edilizia è un corso funzionante con un buona ricettività (nonostante la crisi del settore) e sfocia nel corso specialistico di ingegneria dei sistemi edilizi creando professionisti molto apprezzati nel mondo del lavoro e con altissimi tassi occupazionali (oltre 90% dei laureati occupati in pochi mesi dal conseguimento del titolo). I dati non sono altrettanto confortanti per quanto riguarda il corso di arch. e produzione edilizia, corso di studi che allo stato attuale non può nemmeno contare su una laurea specialistica di proseguimento diretto.

Considerata questa situazione sembra profondamente errato inserire la ben funzionante scuola di ing. edile-architettura all’interno del processo di riassetto dell’area ICAR, che dovrebbe risolvere situazioni critiche e non smantellare quelle positive. Il corpo docenti della VI scuola farà presente le proprie ragioni durante la prossima commissione ICAR e se necessario procederà nell’ottica di esentarsi da questo processo di riassetto, come a suo tempo è stato fatto dalla scuola di ingegneria civile-ambientale.

Cesare De Mezza
Rappresentante in seno alla commissione paritetica di Ingegneria Edile-Architettura