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Set

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Pitagora o Euclide: chi è raffigurato nel logo del Polimi?

Il Regio Istituto Tecnico Superiore -così si chiamava il Politecnico di Milano nel 1863- alla sua fondazione non possedeva alcun logo, o meglio era ridotto al nome, scritto in caratteri tipografici come nella dicitura dei documenti istituzionali del tempo. Uno stile per nulla rappresentativo e con sola funzione informativa.  

In effetti, nel suo complesso, era molto diverso rispetto a quello dove studiamo oggi: la sede si trovava presso il Palazzo del Senato, ingegneria era l’unico corso offerto e certamente non esisteva una linea di merchandising con il logo. 

Questo compare sulle carte dei diplomi di laurea dal 1942, ispirato a una medaglia di circa quarant’anni prima coniata per la celebrazione del secondo Direttore del Politecnico.

No, il logo del Poli non raffigura Giuseppe Colombo, bensì l’altra faccia della medaglia, letteralmente, su cui troviamo un disegno di Luca Beltrami. 

Dunque, chi sono i soggetti rappresentati, quelle figurine che da lontano sembrano un gruppo di designer in un’aula del B2 impegnati nella consegna di un progetto? 

La scena è la riproduzione di un ritaglio dell’affresco della Scuola di Atene di Raffaello: Euclide, o secondo alcuni Archimede, ritratto nelle sembianze del Bramante, spiega ai suoi allievi un teorema munito di un compasso. Non molto diverso dal prossimo BeReal: sono le 5 del pomeriggio e immortali le slides proiettate della lezione che tu e i tuoi colleghi state cercando di decifrare …Nella tua testa sei combattuto su cosa fare dopo, tra fermarti a fare ape, studiare in biblioteca o tornare a casa. 

Si tratta di una versione stilizzata, che ha subito dagli anni ’60 varie modifiche e apporti grafici, fino alla definizione di un’immagine riconoscibile e coordinata. Agli appassionati di comunicazione visiva, o semplicemente curiosi, consiglio di leggere gli studi sul logotipo, il cui lavoro di sintesi e ricerca percettiva ha richiesto decine di anni. Meno semplice del previsto. 

La composizione simboleggia la sapienza, la cultura, la scienza e la filosofia, in un ambiente di confronto e riflessione, insomma i valori della nostra università. Esattamente come il marchio di un’azienda o qualsiasi altro tipo di organizzazione, il logo rappresenta l’identità del Poli e di chi ne fa parte, compresi noi studenti.  

Io sarei palesemente il personaggio chinato che fa l’ennesima domanda al professore, tu invece?  

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