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17
Mar

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L’università oltre le lezioni, la realtà in Olanda, ancora un miraggio al Politecnico.

Nella mia esperienza all’estero presso l’università di Eindhoven ho avuto il piacere toccare con mano la vita studentesca che si respira in Olanda.

Credo che solo chi ha vissuto all’estero (meglio se in paesi del nord Europa) possa capire quello che descrivo in questo blog anche se spero di potervi almeno far riflettere sulle differenze oggettive.

Le differenze tra l’organizzazione studentesca qui e in Italia sono abissali; comincio il primo dei miei interventi presentandovi i dati di fatto, senza commentare in modo da avere dati da cui partire per futuri ragionamenti.

Parlerò delle associazioni studentesche presenti alla Tu/e e approfondirò la conoscenza del gruppo Cheops ossia il gruppo della facoltà di architettura.

Studenti:
Politecnico di Milano: 38000 ca
Techinische Univeriteit Eindhoven (Tu/e) 8000 ca

Facoltà: le stesse in entrambe le università: Ingegnerie, Architettura, Design.

Architetti al Politecnico: 11000
Architetti alle Tue/e: 2000

Gruppi studenteschi al politecnico: 16 di cui 4 si occupano sia di rappresentanza che di attività culturali

Gruppi studenteschi alle Tu/e:
Gruppi per la rappresentanza negli organi accademici: 2
Student union/group: 25 (di cui 8 full time o part-time, corrispondenti alle 8 facoltà)
Fraternity/sorority: 8 (gruppi che non hanno legami con facoltà ma perseguono fini generali: musica, letteratura, arte…)
Gruppi sportivi: 18

Entriamo nel dettaglio analizzando Cheops. Il gruppo non ha alcuno sfondo partitico e ha come finalità l’arricchimento e la crescita culturale degli studenti iscritti alla facoltà di Architettura presso la Tu/e.
Da notare che è il gruppo studentesco più grande dell’università. E un gruppo che si dedica alla promozione di eventi culturale e non ma non siede negli organi istituzionali.

Esso è strutturato nel seguente modo: è una associazione studentesca “full time” ciò significa che i membri del direttivo sono impegnati a tempo pieno nell’organizzazione di attività studentesche e per questo motivo sospendono lo studio per l’anno in cui restano in carica. Esistono anche gruppi studenteschi “part-time” in cui gli studenti possono dedicarsi parzialmente allo studio (ottenendo fino al 50% degli ects previsti dal piano di studi). Inoltre esistono gruppi “liberi” che non implicano né l’abbandono né la riduzione dello studio.

Il board è composto da 6 studenti. Questi ragazzi non frequentano corsi nel periodo in carica ma ricevono comunque i sussidi statali che spettano agli studenti (circa 3500 euro netti l’anno). Questo è l’unico introito che ricevono per il servizio offerto che li occupa 8 ore a settimana.

Il gruppo Cheops ha una struttura ben definita: 6 membri nel direttivo che non è scelto tramite elezioni ma nominato dal direttivo precedente.
Al di sotto dei 6 membri stanno 9 associazioni che si occupano di aree specifiche (Gruppo viaggi, Gruppo Bar, Gruppo Conferenze, Gruppo workshop, Gruppo Feste….)
Ogni gruppo ha all’interno del proprio consiglio direttivo uno dei sei membri di Cheops ma gode di piena indipendenza.

Dal punto di vista economico, ogni gruppo ha un responsabile del found raising. Per ogni attività la ricerca degli sponsor è il momento cruciale. Se non ci sono sponsor, l’evento non si fa.

Allo stesso modo, anche Cheops destina il lavoro di uno dei suoi 6 membri al reperimento dei fondi. Con i soldi ottenuti, Cheops può decidere di appoggiare attività e gruppi che da soli non sono riusciti a trovare finanziamenti.

Tutti i gruppi studenteschi si finanziano attraverso le iscrizioni degli studenti. Infatti per partecipare a qualunque attività organizzata, gli studenti devono essere iscritti a Cheops. L’iscrizione è annuale e costa 13 euro. Inoltre ogni evento, conferenza corso, festa è a pagamento. Il costo è simbolico: 3-5-massimo 10 euro ma è importante per sostenere il gruppo.

Le statistiche dicono che almeno l’80 % degli studenti della tu/e fa parte di un gruppo studentesco (ossia ha pagato i 13 euro annui).

Il 40% è iscritto a due o più gruppi.

Facendo un rapido calcolo, il gruppo studentesco Cheops che opera per gli architetti ottiene annualmente circa 2000*13= 26.000 euro dalle iscrizioni.
Questi soldi sono garantiti ogni anno perché la facoltà di Architettura, riconoscendo fondamentale la partecipazione alla vita studentesca e “oltre l’università” dei propri iscritti, paga la quota di iscrizione annuale per tutti gli studenti.

Questo nota l’altro grado di fiducia che la facoltà ha nei confronti di Cheops a cui sono affidate responsabilità non indifferenti (gestione delle matricole e tutoraggio, gestione degli studenti stranieri e erasmus, gestione di conferenze e workshop) a fronte della garanzia di servizi (uffici, computer, punto vendita, bar) e visibilità (posizione centrale nell’edificio, comunicazione ufficiale in collaborazione con l’università, possibilità di mandare newsletter, bacheche e televisori destinati) ad altissima livello.

Alcuni degli eventi organizzati da Cheops valgono come ects.

Passiamo a quantificare le persone impegnate in Choeops.
Come abbimao detto: sei persone full time formano il board.
9 sottogruppi di 10-12 persone invece si dedicano all’attività studentesca nel tempo libero.

In totale il numero delle persone attive in Cheops sono circa 110 nell’anno accademico 2008-2009, per un totale, lo ricordiamo, di 2000 studenti di architettura in totale.