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Dic

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Intervento consigliare Confederazione – UnilabSvoltaStudenti

Pubblichiamo l’interrogazione parlamentare scritta per il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Carrozza dal nostro Vincenzo Giannico e dagli altri rappresentanti del gruppo consiliare Unilab-Svoltastudenti in Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari.

Onorevole Ministro Carrozza,

Ai fini di sfruttare al massimo l’occasione, abbiamo elaborato, quasi in forma di tweet, una sintesi in tre punti degli aspetti su cui stiamo concentrando la nostra attività di rappresentanti.

Internazionalizzazione

Nel dl Istruzione vengono approvati interventi di vario genere, ma non c’è nessun accenno ad iniziative sul tema. Sono ben note le opportunità culturali, lavorative e didattiche che l’apertura internazionale può portare al sistema Italiano, ma ad oggi non vengono intraprese azioni importanti su questo fronte, ad eccezione di sporadiche ma coraggiose proposte come quella del Politecnico di Milano. Ecco onorevole ministro, come lei sa, a breve  il Consiglio di Stato si esprimerà sulla sentenza del Tar che decide sull’impugnazione di quella proposta, e le chiedo: perchè non intervenire immediatamente, ad es. con decretazione d’urgenza, per evitare che si possa creare un pericoloso precedente giurisprudenziale che strozzerebbe le prospettive di internazionalizzazione? Ricordiamo: sarebbe fondato sulla norma di un certamente datato regio decreto del 1933. Venerdì saremo insieme al Politecnico – studenti, italiani e non, sperano in una bella notizia.

Ultimi due brevissimi accenni:

  1. Nell’ambito dell’art. 34 della Costituzione, che sancisce una vera e propria alleanza tra la Repubblica Italiana e gli "studenti capaci e meritevoli, privi di mezzi", è stato creato un sistema che considera le diverse fattispecie a cui il DSU deve dare una risposta. Le chiedo: è oggetto di analisi del suo ministero il problema costituito dalla situazioni in cui divorzi, studenti stranieri e studenti indipendenti riescono a sfruttare le trame della normativa per godere di benefici di cui non avrebbero invece bisogno? La risposta deve arrivare dal ministero, data l’inesistente autonomia degli atenei sul tema, atenei che invece ben conoscono queste situazioni.
  2. Ultima cosa: bonus maturità. Una speranza oltre che una domanda: piuttosto che provare dubbi rimedi statistici correttivi di quel numero, da 60 a 100 e lode, che pretende di avere valore informativo sullo studente che vuole proseguire gli studi in università, quando penseremo al nostro datato sistema di istruzione superiore, così diverso e lontano dagli altri modelli europei di comparabilità e qualità informativa in tema di esami e certificazioni?

Interrogazione Parlamentare di Vincenzo Giannico