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Set

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Dichiarazione di Vincenzo Giannico alla seduta Senato-CdA in merito al ricorso al Consiglio di Stato sulle LM in inglese

Magnifico Rettore,
Colleghi Senatori,
Egregi Consiglieri di Amministrazione

in merito alla questione della sentenza del TAR della Lombardia n. 01348/2013 che annulla la delibera del Senato Accademico del 21 Maggio 2012 nello specifico punto riguardante l’adozione esclusiva della lingua inglese per i corsi di Laurea Magistrale e per i dottorati di ricerca,

Premettendo

  • che il 21 Maggio 2012 la delibera del Senato Accademico in questione è stata votata favorevolmente ed in modo unitario da tutta la rappresentanza studentesca in seno alle varie liste, frutto di una lunga riflessione condivisa con gli studenti del Politecnico di Milano, consci delle opportunità che tale scelta avrebbe comportato a ciascun studente, in termini di maggiori possibilità di formazione culturale, didattica e lavorativa internazionale in medio lungo periodo.
  • che la stessa scelta è stata presa sulla base della convinzione che, l’Internazionalizzazione sia un obiettivo indiscusso grazie al quale l’università possa continuare a garantire nel futuro un livello formativo competitivamente adeguato alle esigenze di un panorama accademico e lavorativo ormai globalizzato; ne viene quindi, che la stessa internazionalizzazione formativa, per essere valida, deve essere accompagnata da una internazionalizzazione linguistica, riconoscendo in modo trasversale, che quella inglese è la lingua più utilizzata tra persone di diversa provenienza culturale e geografica e mezzo più comunemente utilizzato per l’espressione dei concetti del sapere scientifico.

Sottolineando inoltre,

  • che l’università abbia il diritto di indirizzare la Didattica e la Ricerca nel modo ritenuto migliore attraverso i propri organi collegiali quale il Senato Accademico così come scritto nell’art. 33 della Costituzione italiana: "Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.", ribadendo quindi la propria autonomia nel percorrere proprie linee strategiche d’Ateneo.
  • che l’azione, limitata ad i corsi delle lauree magistrali non rappresenta in sé per sé una violazione del diritto allo studio, anzi deve essere intesa come una opportunità di intraprende un biennio che si differenzi dal triennio non solo per i contenuti ma anche per l’apertura internazionale già auspicata dal processo di Bologna.
  • che il parere ancora favorevole degli studenti, emerso in opinioni generalizzate negli scorsi mesi e nella recente campagna elettorale, si muove verso la completa accettazione delle linee strategiche già discusse in questa sede.
  • che il contesto culturale e sociale contingente è radicalmente mutato rispetto al contesto anche accademico in seno al quale è stato redatto il r.d. 271 del 1933, a cui i ricorrenti facevano appello per invalidare la suddetta delibera.
  • che l’adozione della lingua inglese possa essere d’impulso per attrarre studenti da ogni nazione e non solo da paesi di lingua "affine". Inoltre, l’interesse, è anche quello di poter avere un maggiore scambio di docenti tra atenei (e potenziale creazione di un Wunder-team di varie nazionalità), il che consente in linea di massima l’elevarsi del livello di ricerca e l’innalzarsi del know-how d’ateneo.

Auspicando infine,

  • Che il processo di internazionalizzazione rimanga comunque un obiettivo saldo da perseguire qualsiasi sia la scelta nel ricorrere o meno al Consiglio di Stato, continuando dove siano già stati intrapresi processi in linea con la strategia d’ateno ed iniziando da subito, a partire dai singoli corsi di studio, a muovere azioni che porteranno, nel migliore dei modi, agli obiettivi prefissati e deliberati il 21 Maggio 2012 , con l’impegno di affiancare questa prima fase di transizione ad un monitoraggio delle modalità così da preservare la qualità della didattica erogata dal nostro ateneo. Ché questa si riveli come occasione per addirittura migliorarne il livello.

Per questi motivi,

In continuità con la scelta dei rappresentanti degli studenti che congiuntamente accolsero le linee strategiche verso l’internazionalizzazione dell’Ateneo ed in particolare votarono per l’ adozione della lingua inglese nelle lauree magistrali e per i dottorati di ricerca e per quanto espresso precedentemente,

Dichiaro

la mia volontà nel votare favorevolmente per il ricorso al Consiglio di Stato.

Firmato,
Antonio Vincenzo Giannico, membro del Senato Accademico in seno alla lista SvoltaStudenti